8^ Assemblea Annuale (Convention), Roma - feb. 2011 - Un pò di storia

 

Un po’ di storia

Il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma, è - per ricchezza e pregio degli esemplari conservati - il maggiore istituto europeo di questo tipo. I reperti esposti, di varia provenienza - dall'estremo oriente ai siti archeologi dell'Etruria meridionale, sono distribuiti lungo un arco cronologico amplissimo, che spazia dall'epoca tardo-ellenistica al XX secolo. Il corpo di tutto il Museo si basa su una parte (3 mila pezzi) della immensa collezione del tenore collezionista Evangelista Gorga (1865-1957) di Broccostella (FR), acquisita dallo Stato nel settembre 1949 e sui resti recuperati di un’altra collezione, quella del gesuita tedescoAthanasius Kircher (1620-1680), andata in gran parte dispersa dopo la conquista di Roma nel 1870, al quale sono stati aggiunti successivamente pezzi di enorme valore, come la celeberrima Arpa Barberini ed il pianoforte di Bartolemeo Cristofori del 1723.

La struttura del Museo si articola oggi in un piano terra di ingresso e depositi ed in due piani, dei quali solo il 1° risulta visitabile (18 sale nelle quali sono esposti oltre 840 strumenti). Il 2° piano risulta ancora in allestimento e sarà interamente dedicato al 19° e 20° secolo. Il materiale è stato esposto con un criterio di presentazione misto, ovvero per tipologie(archeologici, popolari, militari, meccanici, ecc,) o secondo una classificazione cronologica(dall’11° al 18° secolo e qualcosa del 19° secolo).

Per motivi organizzativi i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi che hanno iniziato la visita in contemporanea, rispettivamente a partire dalla sezione per tipologie (sale 1-9) e dalla sezione cronologica (sale 10-18)

 

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