6^ Assemblea annuale (Convention), Roccaraso - marzo 2009

 

          ROCCARASO, 28-29-30 marzo 2009

La Custodia del Grifo Arciere ha celebrato, presso la Base Logistica di Roccaraso, la"6^ Convention" dell' Associazione. 

Domenica 30 marzo u.s. si é felicemente conclusa, con l’ormai consueto grande successo, ma soprattutto con una significativa partecipazione di Custodi (82 unità compresi i ragazzi !!!), la nostra prima riunione del 2009, che ha coinciso con la "6^ Assemblea (Convention) annuale della Custodia del Grifo Arciere", indetta in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 2 dello Statuto associativo. In realtà anche questa volta il numero dei partecipanti avrebbe potuto raggiungere una quota molto più corposa, ma la desistenza di una quindicina di persone all'ultimo momento, per i motivi più disparati, ma soprattutto a causa del timore del freddo e della neve, ci ha evitato di mettere in difficoltà la direzione della Base Logistica Addestrativa di Roccaraso, presso la quale abbiamo in ogni caso riservato ben 39 stanze sulle 42 disponibili !!!!
In effetti anche quest’anno, a somiglianza di quanto già effettuato lo scorso anno, abbiamo voluto conferire alla assemblea annuale una maggiore solennità e visibilità. Per questo motivo la 6^ Convention è stata organizzata su due - tre giorni (cioè con la possibilità di due pernottamenti, con risultati decisamente confortanti) ed ha interessato l’Abruzzo, con le località di Sulmona (visite alla città ed al Confettificio Pelino), di Roccaraso (Assemblea Generale) e di Pescocostanzo (visita alla chiesa collegiata ed al borgo), accompagnando le visite con attività culturali (mostra d’arte, concerto musicale) che hanno riscosso la piena soddisfazione dei partecipanti.
Di seguito le principali note di viaggio delle nostra ultima escursione.
 
Sabato 28 marzo 2009
 
La riunione dei partecipanti é avvenuta sotto un bel sole primaverile ed in perfetto orario per le ore 14.15, davanti alla Abbazia Celestiniana di Badia Morronese, posta a circa 5 km a Nord di SULMONA.
In effetti, la giornata é iniziata con un tempestivo cambiamento di programma imposto dal fatto che l’Abbazia Celestiniana, complesso fondato nel 12° secolo da Pietro da Morrone, poi Papa Celestino 5° (il dantesco: colui che fece il gran rifiuto), non risultava ancora visitabile per la mancata conclusione dei lavori di restauro ancora in atto dal 1967, dopo lo spostamento del carcere che vi era allocato. Il cambiamento di programma ha previsto il raggiungimento di un belvedere sul fianco di Monte Morrone, dal quale si é potuto ammirare un bel panorama sulla conca di Sulmona, sulla Badia Morronese e sull’eremo di S. Onofrio al Morrone, luogo nel quale si é ritirato il predetto Papa dopo il gran rifiuto.
L’appuntamento successivo per i partecipanti é stata la Piazza Garibaldi (già Maggiore) della finitima città di Sulmona, la città di Ovidio Nasone, dove, parcheggiata la rispettiva autovettura, ha avuto inizio la visita della città.
Dopo un’iniziale inquadramento storico geografico da parte del Reggente, il gruppo Custodia ha rapidamente esaminato i monumenti (S. Rocco, S. Filippo Neri e S. Chiara, il convento delle clarisse dove sono stati inventati i confetti) che prospettano sulla grande piazza (una delle più grandi d’Italia) ed ha attraversato l’imponente acquedotto medievale, costruito al tempo di Manfredi di Svevia, che adduce, con un’opera di 21 arcate, acqua fresca alla famosa Fontana del Vecchio, posta all’inizio di Corso Ovidio, nel centro cittadino. La fontana deve il suo nome alla faccia barbuta scolpita in pietra di un vecchio (in passato identificato con Solimo, il mitico fondatore della città), da cui sgorga l'acqua, potabile e sempre freschissima, e vicino alla quale è incisa la parola 'vechio'.
La tappa successiva ha riguardato l’interessante facciata di Palazzo Sardi, una costruzione, con cortile trapezoidale, eretta nel 1420 da un certo Giovanni Sardi, mercante pisano e che presenta una interessante facciata costituita da un arco durazzasco ribassato e soprattutto da una rarissima (per l’Abruzzo) finestra a crociera. Poco distante i partecipanti, prima di raggiungere nuovamente il Corso Ovidio, hanno potuto ammirare l’interessante Palazzo Sanità (da una famiglia De Sanitate di origine umbra di Todi) caratterizzato anch’esso da un arco durazzesco e da un piano terra a bugnato.
Ripreso il Corso Ovidio, i partecipanti sono giunti di fronte al complesso dell’Annunziata (chiesa e palazzo e campanile), monumento che é da considerare di gran lunga il più importante di Sulmona. La chiesa, costruita nel 1320, e ricostruita dopo i terremoti del 1456 e del 1706, presenta un volto del 16° secolo, mentre il palazzo é sostanzialmente del 1500 con piccoli ritocchi nel 1700, così come il campanile, che é alto ben 65 metri (più alto della città), risale alla fine del 1500.
Il palazzo, che ha avuto nel tempo diverse destinazioni (ospedale, farmacia, sede del magistrato, scuola, ecc.) ed oggi ospita un museo civico, ha nella sua splendida facciata gli aspetti più interessanti. Si tratta di un tardo gotico fiorito, impreziosito da splendide finestre (una trifora e due bifore) che sembrano dei merletti di pietra (specie la trifora), arricchito da un portale centrale rinascimentale con timpano ed altorilievo.
La facciata é ritmata da una cornice marcapiano riccamente decorata ed é ritmata da sette statue poste su robusti pilastri, che rappresentano i quattro dottori della chiesa (S. Agostino, S. Bonaventura, S. Girolamo, S. Gregorio Magno), S. Panfilo, Patrono della città, e i SS. Pietro e Paolo.
La tappa successiva ha riguardato la centrale Piazza 20 (settembre), dove fa bella mostra di sé la statua di Ovidio, inaugurata nel 1925 (copia esatta di quella eretta nel 1887 a Costanza sul Mar Nero, luogo di esilio del poeta). Sulla base del monumento sono incisi due versi celebri che Ovidio dedicò a Sulmona durante l'esilio: "Sulmo Mihi Patria Est" (da cui la scritta SMPE posta oggi sullo stemma cittadino) e "pelignae dicar gloria gentis ego" (io sarò chiamato gloria della gente peligna).
Il monumento é stato ritenuto da tutti il simbolo più opportuno per fare da cornice alla tradizionale foto ricordo, anche se il gruppo, già da qualche tempo, lungo il Corso Ovidio si era cominciato ad assottigliare numericamente, a causa delle gravi perdite femminili provocate dai numerosi saldi praticati dai negozi cittadini.
La tappa successiva é stata l’interessante chiesa di S. Francesco della Scarpa, eretta nel 1291 dai Francescani, deve il suo nome ai frati officianti che, al posto dei normali sandali, calzavano degli zoccoli (zoccolanti) ed ha annesso un convento, utilizzato come sede del Municipio dal 1886. All'interno sono presenti una pregevole cantoria barocca, un pulpito barocco, stucchi del '700 ed un crocifisso in legno del '400.
Successivamente é stata effettuata una rapida puntata fino alla vicina chiesa di S. Maria della Tomba, posta sulla Piazza Plebiscito, di forma irregolare e in leggera salita. Il suo nome deriva dal fatto che sarebbe stata costruita sui resti di un tempio pagano dedicato a Giove. Presenta una facciata a palazzo in stile romanico, un portale tardo gotico del 1300 e un grande rosone del 1400, opera di Palma di Amabile. L'interno è suddiviso in tre navate e sormontato da un soffitto a capriata in legno sorretto da sei pilastri cilindrici. La rapida visita é stata l’occasione per rammentare ai partecipanti l’evento la Processione della Domenica di Pasqua, che, partendo dalla chiesa, culmina nell’episodio della Madonna che scappa in Piazza, organizzata dalla Confraternita di S. Maria di Loreto.
Ripresi gli automezzi i partecipanti si sono quindi portati verso la sede del Confettificio PELINO, in via Stazione di Introdacqua 55, dove hanno potuto visitare un’angusto ma interessantissimo museo dedicato alla storia del confetto, alla sua fabbricazione ed alle vicende della marca Pelino, con una serie impressionate di reperti industriali e di reperti artigianali di grande valore storico. Lasciato il tempo per effettuare gli immancabili “dolci” acquisti (si deve effettivamente riconoscere che i confetti sono molto buoni e che sembra piacciano molto anche al Cavaliere !).
Alle 18.15 tutti i partecipanti all’escursione si sono ritrovati nella bellissima cornice della Base Logistico Addestrativa di Roccaraso, dove, effettuato un laborioso check in, alle 19.15, preceduto da un indirizzo di saluto del Comandante della Base, Tenente Colonnello MURA, ha avuto luogo un “suntuoso” cocktail di benvenuto ! Non mi dilungherò sulla composizione del cocktail, ma credo che i partecipanti ne serberanno una piacevole memoria ! Il passo successivo, e più difficile, é stato per tutti il pasto serale, che nonostante fosse di pregevole qualità, ha comportato per tutti un notevole impegno per onorare lo chef. Va detto comunque che il gruppo Custodia dispone, al suo interno, di notevoli “forchettoni”, che, nei momenti difficili, sanno sfoderare il meglio di sé stessi e che, in ogni caso, hanno tenuto alto il nome dell’Associazione anche nello specifico settore.
Il dopo cena del giorno 28 ha riserbato per gli ospiti della base una serie di altre gradevoli sorprese ! Alle 21.00 é stata inaugurata, nei locali del cinema, una mostra d’arte del nostro socio e valentissimo pittore, Aldo CANZI, che ci ha deliziato con i suoi colori ed i suoi paesaggi. La serata si é quindi conclusa con un concerto musicale condotto dal bravissimo chitarrista Antonio DEL SORDO (pugliese abitante a Monterotondo), che ci ha deliziato, direi quasi con “nonchalance”, con un programma di virtuosismo di oltre 1 ora, con pezzi molto noti, tratti dal suo ultimo CD.
Prima di chiudere la giornata, dimenticavo che il nostro valente Portavoce , Roberto Pepe, é riuscito anche a proiettare un filmetto sintesi delle varie escursioni effettuate dalla Custodia, da lui realizzato con grande maestria e che, fuori dalla Base, Giove Pluvio ha scatenato una vera e propria tempesta di acqua e di vento che, peraltro, ha contribuito a dare una nota di folclore alla serata.
 
Giorno 29 marzo 2009
 
Alle ore 09.00, dopo una ricca colazione a buffet ha avuto inizio della 6^ Assemblea annuale della Custodia, che si é articolata in una fase protocollare concernente l’ammissione di nuovi soci e con la presentazione della relazione annuale del Reggente Generale sullo Stato della Associazione secondo i dettami previsti dall'art. 2 dello Statuto. Non starò qui a ripetere i lusinghieri risultati presentati dalla Custodia e che sono stati oggetto di specifici verbali approvati, dal Comitato Esecutivo dell’Associazione. Basti solamente dire che il risultato economico é complessivamente soddisfacente in relazione agli ambiziosi scopi posti dallo Statuto, ma che il numero dei Soci si avvicina ormai fortemente alla quota 600 e che la qualità dei soci stessi non cessa di accrescersi.
Verso le ore 10.30 i partecipanti all’escursione si sono portati, con la rispettiva vettura, nella vicina e pittoresca cittadina di Pescocostanzo, famosa per le sue attività artigiane (merletto a tombolo, scultura del legno, filigrana d’argento e d’oro). La cittadina, posta a pochi chilometri dalla Base, sulle pendici del Monte Calvario, domina la Piana del Quarto Grande e presenta una fisionomia particolare con case e palazzi in pietra del 1400-1500. Dopo il terremoto del 1984 la città é stata ricostruita, salvaguardando il suo interessantissimo tessuto urbanistico e fra i suoi monumenti più importanti spicca l’interessante Collegiata di S. Maria del Colle, del 1400, che presenta una facciata gotica sul fianco destro, per motivi di spazio. L’interno é prevalentemente barocco con bei soffitti lignei a cassettoni dorati, interessanti cancellate in ferro battuto ed pregevoli altari e tabernacolo marmorei ad intarsio, opera di artigianato locale. Attraverso un breve percorso a piedi nelle belle vie medievali, con case dalle tipiche entrate a scalinata di tutti i tipi e dai balconi in ferro battuto, di fattura spagnolesca, con empori commerciali dai caratteristici ingressi con una o due mensole, il Gruppo Custodia si é portato nel cuore dell’abitato, che é rappresentato dalla Piazza Umberto 1°, cinta da edifici del ‘5-‘600, tra i quali il Municipio ed il Monastero di S. Scolastica (detto anche Palazzo Fanzago). La bellissima scalinata ha indotto i partecipanti a fare un’ulteriore foto ricordo, ma, ahimé, a quel punto, la maggioranza delle signore erano state risucchiate, senza scampo, dal vortice consumistico delle vetrine delle oreficerie e dei merletti. Va sottolineato che la interessantissima passeggiata a Pescostanzo, che si é sviluppata in una cornice di lunga e provvidenziale tregua da parte del maltempo, ci ha consentito di scoprire due cose estremamente particolari:
due immagini della nostra Patrona, Santa Barbara, una scultura lignea policroma del 1500 ed una scultura marmorea, reperite nella Collegiale ed una serie di bellissimi grifi di legno scolpito, che sorreggono in piazza la grondaia del Palazzo Fanzago !!!!!
Il Gruppo della Custodia ha concluso le attività “esterne” alle ore 12.30, per partecipare poi alla Base alla tradizionale riunione conviviale, cui hanno partecipato numerosi soci che ci hanno raggiunto la domenica per presenziare l’Assemblea. A tal fine mi corre l’obbligo di segnalare anche che alcuni partecipanti, con i quali mi congratulo vivamente per lo spirito di Corpo dimostrato, provenivano da molto lontano (Milano, Pinerolo, Modena, Bari, ecc.), In ogni caso il convivio é stato allietato da una sapida cucina abruzzese (antipasto, due primi, secondo, contorno e dessert e torta) ed é stato un vero piacere, per tutti e per il vostro Reggente in particolare, vedere questa immensa tavolata ad U, animata dall’entusiasmo dei partecipanti all’escursione, indubbiamente soddisfatti della nuova esperienza vissuta. La conviviale si é conclusa con il taglio della tradizionale torta anniversario, che quest’anno contava 6 candeline, sei anni appena, durante i quali la nostra Associazione ha percorso passi da gigante !!!
 
Nel pomeriggio, intorno alle 16.30 circa, buona parte dei partecipanti hanno ripreso il cammino per la rispettiva abitazione, mentre una consistente quota parte (32 unità !) ha preferito rimanere ancora una notte, approfittando del tempo per visionare, con calma, i numerosi filmini che il nostro portavoce ha preparato su buona parte delle nostre ormai 45 escursioni (comprese 6 Convention), effettuate in questi anni. Grande successo ha riscosso il film relativo alla nostra ultima escursione in Campania. La prevista e programmata breve passeggiata nel centro cittadino di Roccaraso non ha riscosso soverchio entusiasmo, proprio per il fatto che Giove Pluvio, dopo le 16.00, ha riaperto nuovamente tutte le cateratte dell’acqua disponibili.
 
Mi scuso ancora una volta se nel redigere queste mie note di viaggio, come al solito, mi sono fatto prendere dall'entusiasmo. Ritengo peraltro che questa giornata, come quella di Assisi dello scorso anno, rappresenti una tappa miliare nella vita dell’Associazione e che quindi il "resoconto" possa costituire un utile strumento per i partecipanti, per ricordare e fissare tanti dettagli di una giornata del tutto speciale, tappa basilare nella storia della ancor giovane vita della Custodia.
Mi corre l'obbligo, prima di chiudere, di indirizzare, a nome di tutti partecipanti, un grazie speciale al Luogotenente Leandro DOMENICI ed a mia moglie Yvette, senza il cui fondamentale apporto sarei in grave difficoltà. Un grazie a nome di tutti sento quindi il dovere di indirizzare al Tenente Colonnello MURA ed al Maresciallo DI DOMENICA, rispettivamente Comandante e Direttore della Base, che con la loro efficiente ed efficace azione hanno reso questo nostro soggiorno particolarmente gradevole.
Infine il mio personale ringraziamento a tutti i partecipanti all'escursione per avermi consentito di vivere una bellissima giornata e di passare insieme, ancora una volta, delle ore interessanti sotto l'aspetto culturale e gastronomico, in un atmosfera di decontratta amicizia, di fraternità e di giusta spensieratezza.
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